Mio Fratello Dino..............

Sono Sandra, la sorella di Dino Petrachi, il ragazzo morto nell’incidente verificatosi la notte del 15 settembre 2001 sulla provinciale Lecce-Vernole.

Sto soffrendo tanto per la morte di mio fratello e in questi momenti di immenso dolore vorrei far conoscere le mie sensazioni a tutti i giovani. Le mie sensazioni sono quelle che, purtroppo, negli ultimi tempi sempre più persone hanno provato: tantissime famiglie come la mia, infatti, hanno perduto i propri cari in drammatici episodi analoghi. Nel mio piccolo, vorrei lanciare un appello, affinché altri non provino in futuro il dolore che sono stata costretta a provare io.

Vi prego, non utilizzate le strade come se fossero delle piste da rally. Siate prudenti quando vi mettete al volante. Troppo spesso si sono verificati incidenti a causa dell’utilizzo di alcol, droghe o per l’elevata velocità. Dovete tornare a casa vostra, dai vostri genitori, dai vostri fratelli, sani e salvi, sorridenti. Pensate che i vostri comportamenti sconsiderati non mettono a rischio solo la vostra vita, ma anche quella di altri, come è capitato a me.

Cercate di capire che cosa sto cercando di dirvi! Spesso ci sentiamo liberi di poter fare quello che vogliamo senza considerare che questa “libertà” ci porta a fare degli sbagli che, se coscienti, non faremmo. Le cose che ora dico a voi, spesso Dino lo ripeteva a me. Ma nonostante ciò, non riesco a farmi una ragione del fatto che una sua tranquilla uscita con gli amici si sia trasformata in una tragedia per colpa di altri.

Ora io sto pensando a lui e prego per voi e per le vostre famiglie. Voi pregate per mio fratello e per la mia famiglia. «Come sei bella» è ora l’unico conforto che mi rimare: sono le ultime parole che Dino mi ha detto, poco prima dell’incidente.

Sandra Petrachi


 

Sulle strade si continua a morire, in questa pagina ho voluto dare voce a Sandra che che ha perso suo fratello Dino Petrachi. in un incidente stradale. Leggo negli articoli stampa che mi sono pervenuti, come le autorità giocano a scaricabarile dicendo:"Noi siamo in regola Tragica fatalità", frasi fatte che sanno di vecchiume. Quando invece la procura apre un'inchiesta dicendo nessuna segnaletica sull'asfalto ad indicare un cantiere.
Intanto un'altra famiglia piange una vita innocente strappata alla vita per colpa  di altri.
Giorgio Giunta

L'appello

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