FIRENZE: CITTA' DELLE BARRIERE A RISCHIO
PER TUTTI.
Davanti all'ufficio dell'Aduc, in via Cavour a Firenze, c'e' stato l'ennesimo
incidente provocato dai cordoli che servono a delimitare corsie preferenziali,
in questo caso per biciclette. Il fatto che sia successo proprio davanti al
nostro ufficio, fa si' che non rimanga anonimo e che ci aiuti a fare una
riflessione in virtu' delle dinamiche che un incidente mette in movimento:
l'auto che ha urtato il cordolo e' sbandata ed ha urtato, danneggiandole, tre
automobili parcheggiate, una delle quali ha invaso lo stretto marciapiede fino
al muro dell'edificio; per fortuna in quel momento non c'era alcun pedone in
transito, perche' se la sarebbe vista brutta.
Invitiamo i proprietari delle automobili parcheggiate a denunciare il Comune per
danni, perche' la presenza del cordolo, vera e propria barriera architettonica,
e' stata concausa della dinamica dell'incidente, e causa principale dei danni
causati.
Ma perche' si devono creare barriere per stimolare al rispetto del codice della
strada? Forse in altre citta' -per esempio in tutte quelle dell'Emilia Romagna-
le piste ciclabili sono delimitate da barriere e non da semplici indicazioni
dipinte sull'asfalto e da cartelli discreti? Comprendiamo che l'amministrazione
ha dovuto far guadagnare soldi a un po' di aziende che spesso vediamo per le
strade di Firenze che smontano e rimontano cordoli, ma ora basta!
L'amministrazione sta attentando alla sicurezza delle nostre persone fisiche e
del nostro patrimonio (le auto in sosta danneggiate).
Tutte le barriere, che si basano su un rapporto di sfiducia verso la maturita'
civica dei cittadini, devono essere levate.
Ancora in coma centauro caduto in
moto lunedì
Stanno meglio invece Domenico Moretti e Jenni Fausto
dopo lo scontro di mercoledì
E' IN STATO comatoso M.L., un giovane centauro che lunedì é
caduto con la moto nel rione Difesa Grande mentre un suo amico, in sella con
lui, ne avrà per 40 giorni. I due stavano percorrendo la strada principale
quando, all'incrocio con via degli Ulivi, hanno urtato il cordolo
spartitraffico. Il motorino é impazzito andando a sbattere contro un albero.
M.L. é parso subito il più grave dei due feriti e le sue condizioni si sono
purtroppo aggravate anche se i sanitari dell'ospedale San Timoteo non disperano.
La prognosi resta riservata. Sono invece migliorate le condizioni di altri due
centauri, Domenico Moretti e Jenni Fausto, che mercoledì scorso si sono
scontrati con un'autovettura mentre percorrevano il lungomare Cristoforo
Colombo. Anche se ancora in sala di rianimazione, i due giovani migliorano
sensibilmente e la prognosi, che resta ancora riservata, potrebbe essere sciolta
a giorni.
Grave uno scooterista ventunenne finito sotto un'auto
Lunedì sera a Imola poco dopo
le 20 un tunisino di 21 anni che abita in città, alla guida del suo motoscooter
in via Graziadei, nei pressi della piscina comunale, è finito contro una
“Fiat Uno” pilotata da una signora imolese che arrivava dalla parte opposta
ed è finito incastrato sotto le ruote dell’auto riportando gravissime lesioni
per cui è stato ricoverato all’ospedale con prognosi riservata. Stando alla
ricostruzione fatta dalla Polizia Municipale, che è intervenuta per i rilievi,
il giovane proveniva da via Manzoni quando, dopo una curva, è andato a sbattere
contro il cordolo dello spartitraffico.
Lo scooter s’è impennato, ha sbandato ed è finito in via Graziadei
mentre arrivava la vettura. Dopo aver battuto sul cofano, il ragazzo è finito
sotto le ruote anteriori della macchina e per liberarlo sono intervenuti i
vigili del fuoco. È stato quindi soccorso dai sanitari del “118” che hanno
provveduto a trasportarlo al nosocomio.