UnoMaggio per non dimenticare
mercoledì 12 marzo 2003
Aggiornato ore 12.00
L'alcol, i giovani, la guida: ecco un corso per capirne di più
Sono gli incidenti la prima causa di morte dei giovani: la strada della prevenzione

Carmen Morrone

PAVIA. Ha preso avvio nei giorni scorsi il primo corso «Alcol giovani e guida» a cura del Centro Servizi Volontariato della provincia di Pavia.
Primo in Italia, è un percorso formativo che vuole sperimentare un metodo per la prevenzione degli incidenti stradali alcol-correlati: «L'intenzione è quella di creare degli operatori della sicurezza, figure che con diverse competenze diventino dei moltiplicatori nella società del messaggio per una guida in sicurezza», ha detto Lele Rozza, responsabile del progetto.
«Gli incidenti stradali alcol-correlati rappresentano una quota elevata tanto da costituire un fenomeno di allarme sociale. La provincia di Pavia presenta un quadro di tendenza preoccupante, negli ultimi anni si è verificato un incremento di morti ben superiore all'incremento medio regionale», ha aggiunto lo psicologo Andrea Noventa.
Gli obiettivi del corso sono molteplici: «Ridurre il numero degli incidenti alcol-correlati, rendere i giovani più consapevoli dei rischi, diffondere una cultura della sobrietà in particolare quando si è alla guida di un automezzo - ha considerato Riccardo Agostini, responsabile scientifico -. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani, ma con l'impegno di tutti possono essere sensibilmente ridotti».
Anche un regista tra gli insegnanti: «In questo corso si darà molta importanza alla comunicazione, per questo si studierà come relazionarsi con i ragazzi - ha precisato Giorgio Magarò - e si valuteranno i vari mezzi di comunicazione».
Una trentina i partecipanti: insegnanti, gestori di locali notturni, istruttori di scuola guida, giornalisti, operatori di pronto soccorso, studenti in medicina, volontari di associazioni impegnate nel settore.
Fra i docenti: Riccardo Agostini, psichiatria e psicoterapeuta; Laura Anemone, direttore del servizio sociale della Prefettura di Pavia; Andrea Comelli, medico del 118; Michela Fogliani, psicologa Acat di Pavia; Giorgio Magarò, regista; Alessandra Marinoni, direttore dipartimento Scienze sanitarie e applicative dell'Università di Pavia; Elisabetta Mauri, assistente sociale del servizio dipendenze Asl di Pavia; Andrea Noventa, responsabile di psicologia clinica al dipartimento dipendenze di Bergamo; Massimo Pegoraro, referente alcologia servizio dipendenze Vigevano; Giovanni Vittadini, responsabile servizio alcologia fondazione Maugeri Pavia.
Il corso durerà un anno per un totale di 100 ore. Ai partecipanti è richiesta la partecipazione ad intere giornate dedicate a lezioni e a seminari e ad un tirocinio finale.
Partnes di questa iniziativa sono: Consulta del volontariato, Unasca, Ascom, Silb, Comune di Pavia, Comune di Vigevano, Csa, Prefettura, Cna, Ser. D. Pavia, Ser. D. Vigevano, Provincia di Pavia, 118, Dipartimento scienze sanitarie e applicate dell'Università degli Studi di Pavia, Fondazione Maugeri dipartimento di alcologia.