PISA — L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si è schierata con Giorgio Giunta. All'udienza svoltasi mercoledì davanti al dottor Luca Salutini, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa, infatti fianco di Giorgio Giunta, marito di Michela Simeone, deceduta il Primo Maggio 2001 in un tragico incidente stradale avvenuto in via Bonanno — dove marito e moglie vennero travolti da un'auto —, l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, rappresentata dall'avvocato Gianmarco Cesari del Foro di Roma si è costituita parte civile chiedendo la condanna dell'indagato per gravi lesioni e omicidio colposo. Questo — si legge in una nota — ai fini dell'interesse collettivo della tutela delle vittime della strada, per lo scopo sociale dell'Associazione 'Fermare la strage e dare giustizia ai Superstiti'. La costituzione è un evento storico che segue quella del 2 dicembre scorso a Modena per un altro caso che ha visto in aula i genitori di una bambina di 12 anni uccisa in un incidente stradale. Alle vittime viene così assicurata dall'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada la diretta partecipazione nei processi penali anche nell'interesse di tutte le vittime della strada con un'assistenza concreta e coordinata. Nell'attuazione del piano di sostegno alle vittime che spesso vengono violati o trascurati il loro diritto alla difesa restando inutili spettatori nel banco degli imputati. L'indagato, un venticinquenne è stato rinviato a giudizio. L'udienza dibattimentale è stata fissata per il prossimo 10 aprile».
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